A caccia del Re

15/04/2025

La pesca a spinning nelle nostre acque salmonicole, talvolta, puó essere rivolta anche ad altre specie che non siano trote. Nel caso specifico il Re dei predatori, sua maestà il luccio. Il Tergola, canale di media/bassa portata d'acqua, accoglie qualche bel esemplare da insidiare. Con il nuovo regolamento stipulato da FIPSAS per le acque in zona A, il pescatore sportivo puó pescare in modalità no-kill con amo singolo senza ardiglione, tutelando al meglio non solo trote, ma anche cavedani, tinche, carpe e, appunto, lucci. Per la ricerca di quest'ultimo serviranno accorgimenti mirati. Andremo a pescare in tratti con più profondità, tenendo in considerazione soprattutto le buche o i gorghi creati dai mulini o cascate di acqua. 

Come attrezzatura possiamo avvalerci di una canna da spinning o casting, che riesca a lanciare anche 50/60 grammi. Le esche possono essere svariate, le più produttive sicuramente jerk, rotanti o gomme di dimensioni che vanno dai 10 ai 16/18 centimetri, lavorati sul fondo nelle buche o lanciati a ridosso della sponda opposta mentre si cammina e recuperati a velocità costante fino a sotto i propri piedi, dove potrebbe avvenire l'attacco anche all'ultimo istante, provocando una adrenalina incredibile. 

Da non dimenticare sicuramente un buon cavo di acciaio da porre come finale alla nostra lenza, onde evitare di tagliare all'abboccata del luccio, e un buon guadino gommato di dimensioni generose, munito di manico lungo, in modo da essere sicuri per via delle sponde del Tergola a volte un pó ripide. Che siano 2 ore al calare della luce o mezza giornata in modalità street fishing, i chilometri in Tergola non mancano, e spesso regala belle soddisfazioni con lucci italici anche di ragguardevole dimensione.

Articolo a cura di Enrico Rossato

 

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Nuovo Regolamento Concessione Zona A FIPSAS

Acque in concessione FIPSAS Padova

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